Uno scontro generazionale di enorme portata sta emergendo all'interno delle nostre istituzioni; le critiche all'Università avanzate 15 anni fa erano "idee in attesa'': in attesa del nuovo Web e di una nuova generazione di studenti in grado di mettere efficacemente in discussione il vecchio modello di Università. Il mondo dell’Università nella società della conoscenza globalizzata ed interconnessa ha raggiunto un punto di svolta, siamo ad un bivio fra il ristagno ed il rinnovamento, fra l’atrofia ed il rinascimento. Molte università nel mondo non riescono a soddisfare i bisogni formativi, la maggioranza dei corsi di laurea sfornano competenze che non sono richieste dal mercato del lavoro, sempre più studenti nelle università americane mettono in discussione qualità, prezzo ed in tutto il mondo il numero di studenti che si iscrivono a corsi universitari on-line o a università a distanza sta aumentando vertiginosamente. Mark Taylor della Columbia University, il 26 aprile 2009, ha pubblicato sul “New York Times” un provocatorio articolo intitolato: “Ponete fine alle università come le conosciamo”. “L’educazione universitaria (scriveva in apertura ) è la Detroit dell’Educazione superiore ….” Attualmente, però, si registrano nel mondo fenomeni molto interessanti; sta partendo dal basso, all’interno di alcune prestigiose università americane, un nuovo concetto di formazione globale; molte università stanno abbattendo le loro torri di avorio e stanno utilizzando la piattaforma più potente della storia per mettere i loro contenuti sul web. Sia negli Stati Uniti che in Europa si stanno affermando le Knowledge Alliance ed i MOOC (Massive Open Online Courses). I principali MOOC oggi esistenti sono: Coursera dell’Università di Stanford, EdX dell’Università di Harvard e del M.I.T. e Udacity ed OpenupEd l’iniziativa Europea dell'EADTU - European Association of Distance Teaching Universities. Esistono molte carenze nei MOOC legate ai modelli pedagogici –didattici ed a loro sistemi di valutazione dei corsi, ma anche alle modalità di accesso e ai modelli di business che le università americane stanno sviluppando. Una riflessione critica sui MOOC oggi è necessaria per dare la giusta collocazione storica e culturale; tutti i contenuti dei MOOC dovrebbero essere considerati come le nuove enciclopedie che democratizzano l’accesso alla conoscenza; senza un solido sistema di supporto, senza una nuova struttura organizzativa e pedagogica non è pensabile sostituire l’Università intesa nella sua globalità, come luogo reale e virtuale in cui l’esperienza e la competenza del docente viene trasferita agli studenti con modelli di interazione continua, un’interazione tra gioventù e maturità, tra esperto e inesperto che consente lo sviluppo critico della conoscenza e quindi la sua trasformazione in sapere. La condivisione dei contenuti di diverse università del mondo è certamente un passo importante per il rinnovamento, ma un vero cambiamento nelle università può avvenire con la nascita di consorzi fra diverse università del mondo che cooperano per creare insieme contenuti negli ambienti di apprendimento su Internet. In un mondo reticolare, gli studenti possono apprendere dagli esperti di tutto il mondo e possono contribuire, in un processo collaborativo di apprendimento, alla creazione di nuovi saperi. Il modello di università a distanza di UNINETTUNO è nato dal Consorzio NETTUNO ha sicuramente permesso all’Università, di essere la prima Università al mondo che ha democratizzato l’accesso al sapere, grazie alla sua rete televisiva RAINETTUNOSAT . Oggi UNINETTUNO è al primo posto come contenuti sul web e quindi ha il numero più elevato di MOOC a livello internazionale, più di 50.000 ore di videolezioni su Internet collegate ad un milione e ottocentomila pagine di materiale didattico, un milione di telespettatori per seguire le lezioni di filosofia di G. Vattimo e migliaia di utenti su Youtube per le lezioni di Odifreddi e Ferrarotti, R. Prodi, M. Monti ecc., ecc… Questo è un patrimonio dell’Italia creato da più di 7000 docenti delle università Italiane e da circa 1000 di altri paesi del mondo che nessuno può rinnegare.
Alleanze per la Conoscenza: i MOOC per un Nuovo Modello di Università (aspetti positivi e negativi)
maria amata garito
Writing – Original Draft Preparation
2013-01-01
Abstract
Uno scontro generazionale di enorme portata sta emergendo all'interno delle nostre istituzioni; le critiche all'Università avanzate 15 anni fa erano "idee in attesa'': in attesa del nuovo Web e di una nuova generazione di studenti in grado di mettere efficacemente in discussione il vecchio modello di Università. Il mondo dell’Università nella società della conoscenza globalizzata ed interconnessa ha raggiunto un punto di svolta, siamo ad un bivio fra il ristagno ed il rinnovamento, fra l’atrofia ed il rinascimento. Molte università nel mondo non riescono a soddisfare i bisogni formativi, la maggioranza dei corsi di laurea sfornano competenze che non sono richieste dal mercato del lavoro, sempre più studenti nelle università americane mettono in discussione qualità, prezzo ed in tutto il mondo il numero di studenti che si iscrivono a corsi universitari on-line o a università a distanza sta aumentando vertiginosamente. Mark Taylor della Columbia University, il 26 aprile 2009, ha pubblicato sul “New York Times” un provocatorio articolo intitolato: “Ponete fine alle università come le conosciamo”. “L’educazione universitaria (scriveva in apertura ) è la Detroit dell’Educazione superiore ….” Attualmente, però, si registrano nel mondo fenomeni molto interessanti; sta partendo dal basso, all’interno di alcune prestigiose università americane, un nuovo concetto di formazione globale; molte università stanno abbattendo le loro torri di avorio e stanno utilizzando la piattaforma più potente della storia per mettere i loro contenuti sul web. Sia negli Stati Uniti che in Europa si stanno affermando le Knowledge Alliance ed i MOOC (Massive Open Online Courses). I principali MOOC oggi esistenti sono: Coursera dell’Università di Stanford, EdX dell’Università di Harvard e del M.I.T. e Udacity ed OpenupEd l’iniziativa Europea dell'EADTU - European Association of Distance Teaching Universities. Esistono molte carenze nei MOOC legate ai modelli pedagogici –didattici ed a loro sistemi di valutazione dei corsi, ma anche alle modalità di accesso e ai modelli di business che le università americane stanno sviluppando. Una riflessione critica sui MOOC oggi è necessaria per dare la giusta collocazione storica e culturale; tutti i contenuti dei MOOC dovrebbero essere considerati come le nuove enciclopedie che democratizzano l’accesso alla conoscenza; senza un solido sistema di supporto, senza una nuova struttura organizzativa e pedagogica non è pensabile sostituire l’Università intesa nella sua globalità, come luogo reale e virtuale in cui l’esperienza e la competenza del docente viene trasferita agli studenti con modelli di interazione continua, un’interazione tra gioventù e maturità, tra esperto e inesperto che consente lo sviluppo critico della conoscenza e quindi la sua trasformazione in sapere. La condivisione dei contenuti di diverse università del mondo è certamente un passo importante per il rinnovamento, ma un vero cambiamento nelle università può avvenire con la nascita di consorzi fra diverse università del mondo che cooperano per creare insieme contenuti negli ambienti di apprendimento su Internet. In un mondo reticolare, gli studenti possono apprendere dagli esperti di tutto il mondo e possono contribuire, in un processo collaborativo di apprendimento, alla creazione di nuovi saperi. Il modello di università a distanza di UNINETTUNO è nato dal Consorzio NETTUNO ha sicuramente permesso all’Università, di essere la prima Università al mondo che ha democratizzato l’accesso al sapere, grazie alla sua rete televisiva RAINETTUNOSAT . Oggi UNINETTUNO è al primo posto come contenuti sul web e quindi ha il numero più elevato di MOOC a livello internazionale, più di 50.000 ore di videolezioni su Internet collegate ad un milione e ottocentomila pagine di materiale didattico, un milione di telespettatori per seguire le lezioni di filosofia di G. Vattimo e migliaia di utenti su Youtube per le lezioni di Odifreddi e Ferrarotti, R. Prodi, M. Monti ecc., ecc… Questo è un patrimonio dell’Italia creato da più di 7000 docenti delle università Italiane e da circa 1000 di altri paesi del mondo che nessuno può rinnegare.File | Dimensione | Formato | |
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