Le nuove tecnologie (reti telematiche, satelliti digitali, Internet) modificano i processi di comunicazione del sapere e le modalità con cui viene acquisito. Con Internet milioni di persone colloquiano telematicamente in modo mul- ticulturale, trasmettono bisogni, desideri, ma anche prodotti legati alla loro creatività, ricevono informazioni, acquistano prodotti, frequentano corsi di formazione, socializzano con gruppi di culture diverse. In Rete nascono conti- nuamente nuove forme di espressione dei sentimenti, di amore e di amicizia. Internet unisce in maniera interattiva, sincronica e diacronica, utenti dei vari paesi del mondo e provoca grandi cambiamenti in termini di de-materia- lizzazione nel mondo della produzione e della conoscenza – de-materializza- zione creata dal passaggio da un universo di esperienze pratiche a un universo di astrazioni simboliche. Per la prima volta nella storia del mondo, in modo concreto, senza far volare le ali della fantasia, la mente e il corpo si liberano dalle limitazioni della compresenza nello spazio e nel tempo. La concezione dello spazio ha subito un cambiamento profondo, le comunità virtuali e i so- cial network offrono nuovi luoghi di comunicazione e socializzazione, luoghi che generano ugualmente delle relazioni di prossimità pur non avendo come base una contiguità territoriale. Con lo sviluppo di nuovi strumenti di comunicazione, le tecnologie intel- lettuali non occupano una posizione marginale nella mutazione antropologica contemporanea, ma ne sono il fulcro. Internet si caratterizza per essere una rete esterna e interna all’uomo, costituita da memorie, collegate tra loro, che operano su dati. Ciò ha mutato profondamente gli stessi processi e meccani- smi di produzione e di trasmissione del sapere, di ricerca e d’istruzione, ha influito sui linguaggi di comunicazione e sulla cultura in generale della nostra società. Le tecnologie che caratterizzano la società della conoscenza sono tecnolo- gie della mente che consentono di estendere e amplificare le funzioni senso- motorie, psicologiche e cognitive attraverso nuove forme di linguaggio che le stesse tecnologie consentono. Il linguaggio, qualsiasi sia la forma, ha sempre un rapporto intimo con i processi cognitivi; di conseguenza, la stessa organiz- zazione mentale dipende anche dal modo in cui è strutturato il linguaggio e in cui viene recepito dalla mente. I social network creano connessioni tra le persone e le menti e consentono l’esternalizzazione collettiva del linguaggio ma, all’interno delle singole menti, il linguaggio ritorna a essere riservato e privato. Infatti, la possibilità che ha l’uomo di utilizzare la tastiera, toccare il mou- se, entrare nell’informazione è una forma di ripresa di controllo e di potere sull’informazione da parte del soggetto. La mente connessa in rete è contem- poraneamente una mente privata e pubblica e si esprime attraverso l’esterna- lizzazione di diversi tipi di linguaggio (scritto, parlato, visivo, multimediale) (De Kerckhove, 2002). I linguaggi e le modalità di trasferimento della cono- scenza si intersecano e interagiscono in diversi modi e di conseguenza hanno un impatto sensibile sui diversi modelli teorici che descrivono i processi con cui si acquisisce conoscenza: simbolici, ricostruttivi, percettivi, motori, col- laborativi. Questi linguaggi vengono applicati attraverso un unico modello di comunicazione del sapere, con un unico strumento, un’unica tecnologia: il computer in rete. Questa nuova realtà comporta conseguentemente l’utilizzo di modalità espressive diverse, l’affermazione di nuove strategie di elabora- zione delle informazioni e di utilizzo dei linguaggi per rendere pubbliche inte- rattivamente le proprie idee nello spazio sconfinato della Rete. Con Internet si è ampliato enormemente l’accesso alla conoscenza e ciò ha determinato la transizione da una società caratterizzata da un’informazione di massa, standardizzata e non diversificata, a una società in cui l’informazione è, invece, personalizzata e in cui ciascun individuo può contribuire con le sue capacità e competenze a comunicare conoscenza e sapere. Tutte le persone possono diventare non solo fruitori, ma anche distributori di conoscenze, sia individualmente sia in gruppo. La conseguenza di ciò è lo sviluppo di un nuo- vo modello di società: la società della conoscenza, in cui le conoscenze, il sa- per fare e le competenze di ogni uomo sono riconosciute come la fonte di tutte le altre ricchezze. Il mezzo che lo permette è l’uso “intelligente” delle nuove tecnologie dell’informazione e dell’educazione. In questo scenario, dunque, una cosa è certa: l’accesso all’informazione è sempre più facile e l’informazione è sempre più diffusa, ma l’informazione resta qualcosa di passivo, di esterno a noi; perché essa possa diventare cono- scenza, la si deve interiorizzare. La società della conoscenza coinvolge in una comunicazione collettiva soggetti che provengono da varie parti del mondo, caratterizzati da differenze culturali, linguistiche, politiche, religiose, ideolo- giche, sociali, come non è mai avvenuto nell’umanità. In questo cyberspazio collettivo ognuno trova forme espressive adeguate per comunicare nonostan- te le differenze. Ognuno nella Rete può vivere la propria realtà locale e nello stesso tempo globale e questa è una delle grandi sfide che la nostra società deve affrontare. Le grandi trasformazioni che la società della conoscenza ha prodotto nel mondo hanno molte dimensioni: sono di natura tecnologica, economica, so- ciale, politica e geopolitica e soprattutto culturale. Molte sono le persone che hanno difficoltà a prenderne atto. Stiamo vivendo una rivoluzione sociale e culturale senza precedenti che rimette in discussione tutti i sistemi, le struttu- re e i modelli organizzativi della società. Ormai tutti siamo consapevoli che il cambiamento è inarrestabile, che que- sta realtà ha già trasformato il nostro modo di lavorare, di produrre, di ap- prendere, di far cultura, di far politica. Si sta attraversando una complessa fase di transizione, caratterizzata dall’in- novazione tecnologica e dai processi di mondializzazione che stanno svilup- pando nuovi bisogni e che stanno cambiando i consumi e gli stili di vita. Per quanto sia difficile fare previsioni per il futuro, è condivisa la convinzione che evolviamo verso una società in cui saranno determinanti i processi di accu- mulazione del sapere (ricerca) e della sua utilizzazione (innovazione). Nel sistema delle relazioni economiche e interpersonali cadono le barriere del tempo e dello spazio: stando a casa o in ufficio, si può comunicare con tut- to il mondo, vendere prodotti o fare acquisti, muovere capitali, fare operazioni bancarie, cercare informazioni o usufruire di diversi servizi. L’immagine in- trodotta da Marshall McLuhan (1962), del pianeta trasformato in un “villaggio globale”, dove tutti possono conoscere tutto e tutti, è diventata prassi concre- ta. Tutti possono comunicare e realizzare un processo comune di costruzione del sapere attraverso un processo attivo di cooperazione. La Rete offre le possibilità appena descritte a tutti i cittadini, ma ciò non avviene automaticamente, così come l’informazione non si trasforma auto- maticamente in conoscenza: perché ciò avvenga è necessario che gli individui siano in grado di apprendere, cioè di dominare l’informazione, di assimilarla, di trasformarla in conoscenza e di utilizzarla in modo rapido ed efficace. È necessario un grande sforzo collettivo affinché tutti si impadroniscano dei nuovi linguaggi e delle competenze specifiche per saper utilizzare costrutti- vamente la Rete. Tutti devono imparare a: • saper gestire il tempo per anticipazione e non per retrospezione, infatti l’osservazione sul campo mostra che molti non sono in grado di gestire il tempo, spesso si perdono a navigare nei diversi percorsi senza riuscire a trovare con facilità la strada di ritorno; • saper gestire delle azioni in parallelo, fare due cose allo stesso tempo, per esempio, prendere appunti guardando lo schermo; • saper comunicare e interagire attraverso la rete Internet; • saper definire la propria identità con chiarezza nell’interazione; • saper utilizzare un particolare tipo di linguaggio scritto per comunicare in Rete in modo corretto; • sapersi inserire in una discussione aperta e prendere la parola nei modi e nei tempi giusti; • saper gestire il lavoro di gruppo in Rete. Purtroppo, queste competenze vengono acquisite in modo casuale, senza una preparazione specifica e questo può rendere l’utilizzo delle nuove tecnologie poco efficace e poco produttivo. La conoscenza dei linguaggi della multime- dialità, degli strumenti per navigare su Internet senza perdersi è oggi una condizione indispensabile; non essere in grado di padroneggiarli costringe a rimanere isolati e tagliati fuori dallo sviluppo. Tali linguaggi sono la chiave d’accesso alle nuove forme di conoscenza e quindi sono la chiave d’accesso al futuro. Sempre più la posizione di ciascuno di noi nella società verrà determinata dalle conoscenze che avrà acquisito. Nel World Wide Web gli utenti non sono più destinatari di una serie di messaggi uguali per tutti, ma diventano attivi costruttori di percorsi personali e di connessioni interpersonali a una cono- scenza globalizzata. Le trasformazioni in atto rispecchiano e, al tempo stesso, alimentano i prin- cipali cambiamenti in cui siamo immersi.

L'università nel XXI secolo tra tradizione e innovazione

garito
Writing – Original Draft Preparation
2015-01-01

Abstract

Le nuove tecnologie (reti telematiche, satelliti digitali, Internet) modificano i processi di comunicazione del sapere e le modalità con cui viene acquisito. Con Internet milioni di persone colloquiano telematicamente in modo mul- ticulturale, trasmettono bisogni, desideri, ma anche prodotti legati alla loro creatività, ricevono informazioni, acquistano prodotti, frequentano corsi di formazione, socializzano con gruppi di culture diverse. In Rete nascono conti- nuamente nuove forme di espressione dei sentimenti, di amore e di amicizia. Internet unisce in maniera interattiva, sincronica e diacronica, utenti dei vari paesi del mondo e provoca grandi cambiamenti in termini di de-materia- lizzazione nel mondo della produzione e della conoscenza – de-materializza- zione creata dal passaggio da un universo di esperienze pratiche a un universo di astrazioni simboliche. Per la prima volta nella storia del mondo, in modo concreto, senza far volare le ali della fantasia, la mente e il corpo si liberano dalle limitazioni della compresenza nello spazio e nel tempo. La concezione dello spazio ha subito un cambiamento profondo, le comunità virtuali e i so- cial network offrono nuovi luoghi di comunicazione e socializzazione, luoghi che generano ugualmente delle relazioni di prossimità pur non avendo come base una contiguità territoriale. Con lo sviluppo di nuovi strumenti di comunicazione, le tecnologie intel- lettuali non occupano una posizione marginale nella mutazione antropologica contemporanea, ma ne sono il fulcro. Internet si caratterizza per essere una rete esterna e interna all’uomo, costituita da memorie, collegate tra loro, che operano su dati. Ciò ha mutato profondamente gli stessi processi e meccani- smi di produzione e di trasmissione del sapere, di ricerca e d’istruzione, ha influito sui linguaggi di comunicazione e sulla cultura in generale della nostra società. Le tecnologie che caratterizzano la società della conoscenza sono tecnolo- gie della mente che consentono di estendere e amplificare le funzioni senso- motorie, psicologiche e cognitive attraverso nuove forme di linguaggio che le stesse tecnologie consentono. Il linguaggio, qualsiasi sia la forma, ha sempre un rapporto intimo con i processi cognitivi; di conseguenza, la stessa organiz- zazione mentale dipende anche dal modo in cui è strutturato il linguaggio e in cui viene recepito dalla mente. I social network creano connessioni tra le persone e le menti e consentono l’esternalizzazione collettiva del linguaggio ma, all’interno delle singole menti, il linguaggio ritorna a essere riservato e privato. Infatti, la possibilità che ha l’uomo di utilizzare la tastiera, toccare il mou- se, entrare nell’informazione è una forma di ripresa di controllo e di potere sull’informazione da parte del soggetto. La mente connessa in rete è contem- poraneamente una mente privata e pubblica e si esprime attraverso l’esterna- lizzazione di diversi tipi di linguaggio (scritto, parlato, visivo, multimediale) (De Kerckhove, 2002). I linguaggi e le modalità di trasferimento della cono- scenza si intersecano e interagiscono in diversi modi e di conseguenza hanno un impatto sensibile sui diversi modelli teorici che descrivono i processi con cui si acquisisce conoscenza: simbolici, ricostruttivi, percettivi, motori, col- laborativi. Questi linguaggi vengono applicati attraverso un unico modello di comunicazione del sapere, con un unico strumento, un’unica tecnologia: il computer in rete. Questa nuova realtà comporta conseguentemente l’utilizzo di modalità espressive diverse, l’affermazione di nuove strategie di elabora- zione delle informazioni e di utilizzo dei linguaggi per rendere pubbliche inte- rattivamente le proprie idee nello spazio sconfinato della Rete. Con Internet si è ampliato enormemente l’accesso alla conoscenza e ciò ha determinato la transizione da una società caratterizzata da un’informazione di massa, standardizzata e non diversificata, a una società in cui l’informazione è, invece, personalizzata e in cui ciascun individuo può contribuire con le sue capacità e competenze a comunicare conoscenza e sapere. Tutte le persone possono diventare non solo fruitori, ma anche distributori di conoscenze, sia individualmente sia in gruppo. La conseguenza di ciò è lo sviluppo di un nuo- vo modello di società: la società della conoscenza, in cui le conoscenze, il sa- per fare e le competenze di ogni uomo sono riconosciute come la fonte di tutte le altre ricchezze. Il mezzo che lo permette è l’uso “intelligente” delle nuove tecnologie dell’informazione e dell’educazione. In questo scenario, dunque, una cosa è certa: l’accesso all’informazione è sempre più facile e l’informazione è sempre più diffusa, ma l’informazione resta qualcosa di passivo, di esterno a noi; perché essa possa diventare cono- scenza, la si deve interiorizzare. La società della conoscenza coinvolge in una comunicazione collettiva soggetti che provengono da varie parti del mondo, caratterizzati da differenze culturali, linguistiche, politiche, religiose, ideolo- giche, sociali, come non è mai avvenuto nell’umanità. In questo cyberspazio collettivo ognuno trova forme espressive adeguate per comunicare nonostan- te le differenze. Ognuno nella Rete può vivere la propria realtà locale e nello stesso tempo globale e questa è una delle grandi sfide che la nostra società deve affrontare. Le grandi trasformazioni che la società della conoscenza ha prodotto nel mondo hanno molte dimensioni: sono di natura tecnologica, economica, so- ciale, politica e geopolitica e soprattutto culturale. Molte sono le persone che hanno difficoltà a prenderne atto. Stiamo vivendo una rivoluzione sociale e culturale senza precedenti che rimette in discussione tutti i sistemi, le struttu- re e i modelli organizzativi della società. Ormai tutti siamo consapevoli che il cambiamento è inarrestabile, che que- sta realtà ha già trasformato il nostro modo di lavorare, di produrre, di ap- prendere, di far cultura, di far politica. Si sta attraversando una complessa fase di transizione, caratterizzata dall’in- novazione tecnologica e dai processi di mondializzazione che stanno svilup- pando nuovi bisogni e che stanno cambiando i consumi e gli stili di vita. Per quanto sia difficile fare previsioni per il futuro, è condivisa la convinzione che evolviamo verso una società in cui saranno determinanti i processi di accu- mulazione del sapere (ricerca) e della sua utilizzazione (innovazione). Nel sistema delle relazioni economiche e interpersonali cadono le barriere del tempo e dello spazio: stando a casa o in ufficio, si può comunicare con tut- to il mondo, vendere prodotti o fare acquisti, muovere capitali, fare operazioni bancarie, cercare informazioni o usufruire di diversi servizi. L’immagine in- trodotta da Marshall McLuhan (1962), del pianeta trasformato in un “villaggio globale”, dove tutti possono conoscere tutto e tutti, è diventata prassi concre- ta. Tutti possono comunicare e realizzare un processo comune di costruzione del sapere attraverso un processo attivo di cooperazione. La Rete offre le possibilità appena descritte a tutti i cittadini, ma ciò non avviene automaticamente, così come l’informazione non si trasforma auto- maticamente in conoscenza: perché ciò avvenga è necessario che gli individui siano in grado di apprendere, cioè di dominare l’informazione, di assimilarla, di trasformarla in conoscenza e di utilizzarla in modo rapido ed efficace. È necessario un grande sforzo collettivo affinché tutti si impadroniscano dei nuovi linguaggi e delle competenze specifiche per saper utilizzare costrutti- vamente la Rete. Tutti devono imparare a: • saper gestire il tempo per anticipazione e non per retrospezione, infatti l’osservazione sul campo mostra che molti non sono in grado di gestire il tempo, spesso si perdono a navigare nei diversi percorsi senza riuscire a trovare con facilità la strada di ritorno; • saper gestire delle azioni in parallelo, fare due cose allo stesso tempo, per esempio, prendere appunti guardando lo schermo; • saper comunicare e interagire attraverso la rete Internet; • saper definire la propria identità con chiarezza nell’interazione; • saper utilizzare un particolare tipo di linguaggio scritto per comunicare in Rete in modo corretto; • sapersi inserire in una discussione aperta e prendere la parola nei modi e nei tempi giusti; • saper gestire il lavoro di gruppo in Rete. Purtroppo, queste competenze vengono acquisite in modo casuale, senza una preparazione specifica e questo può rendere l’utilizzo delle nuove tecnologie poco efficace e poco produttivo. La conoscenza dei linguaggi della multime- dialità, degli strumenti per navigare su Internet senza perdersi è oggi una condizione indispensabile; non essere in grado di padroneggiarli costringe a rimanere isolati e tagliati fuori dallo sviluppo. Tali linguaggi sono la chiave d’accesso alle nuove forme di conoscenza e quindi sono la chiave d’accesso al futuro. Sempre più la posizione di ciascuno di noi nella società verrà determinata dalle conoscenze che avrà acquisito. Nel World Wide Web gli utenti non sono più destinatari di una serie di messaggi uguali per tutti, ma diventano attivi costruttori di percorsi personali e di connessioni interpersonali a una cono- scenza globalizzata. Le trasformazioni in atto rispecchiano e, al tempo stesso, alimentano i prin- cipali cambiamenti in cui siamo immersi.
2015
9788838668456
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