il 12 dicembre del 1912 la Sacra Congregazione Concistoriale emanò il decreto "Circa actiones scenicas in ecclesiis" che vietava categoricamente le proiezioni cinematografiche all'interno delle chiese di tutto l'orbe cattolico perché giudicate "facili occasione di pericolo e di inconvenienti". Il decreto ha rappresentato uno degli snodi di inizio XX secolo nel difficile rapporto tra Santa Sede e modernità massmediale, ribaltando la prospettiva di grande apertura che aveva caratterizzato il pontificato di Leone XIII. La scelta di vietare le proiezioni rispose a un duplice ordine di fattori: da una parte, infatti, il decreto si inserì nei processi di lungo periodo di elaborazione della "doppia pedagogia" che caratterizzò per diverso tempo il rapporto tra Santa Sede e mezzi di comunicazione di massa; dall'altra fu anche una decisa risposta al disorientamento che il primo approccio verso il cinema, rappresentato dalle vedute Dickson di Leone XIII, aveva portato in Vaticano solo pochi anni prima e le questioni sollevate sul piano religioso, dottrinario e, soprattutto, geopolitico.
«Fuori i film dagli spazi sacri». La Chiesa di Pio X e il cinema nell'età del modernismo
ANDREA PEPE
2024-01-01
Abstract
il 12 dicembre del 1912 la Sacra Congregazione Concistoriale emanò il decreto "Circa actiones scenicas in ecclesiis" che vietava categoricamente le proiezioni cinematografiche all'interno delle chiese di tutto l'orbe cattolico perché giudicate "facili occasione di pericolo e di inconvenienti". Il decreto ha rappresentato uno degli snodi di inizio XX secolo nel difficile rapporto tra Santa Sede e modernità massmediale, ribaltando la prospettiva di grande apertura che aveva caratterizzato il pontificato di Leone XIII. La scelta di vietare le proiezioni rispose a un duplice ordine di fattori: da una parte, infatti, il decreto si inserì nei processi di lungo periodo di elaborazione della "doppia pedagogia" che caratterizzò per diverso tempo il rapporto tra Santa Sede e mezzi di comunicazione di massa; dall'altra fu anche una decisa risposta al disorientamento che il primo approccio verso il cinema, rappresentato dalle vedute Dickson di Leone XIII, aveva portato in Vaticano solo pochi anni prima e le questioni sollevate sul piano religioso, dottrinario e, soprattutto, geopolitico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.