Comunione coniugale e vantaggio mutualistico

Il lavoro si è soffermata sul rapporto tra la disciplina della comunione legale tra i coniugi e quella del vantaggio mutualistico; complice la previsione legislativa dei ristorni (art. 2545 sexies c.c.) che ha costituito uno stimolo per una rilettura delle regole sulla comunione coniugale. In particolare lo studio si è soffermato sui profili che devono guidare l’interprete nel ricondurre il vantaggio mutualistico nella comunione legale «degli acquisti» (art. 177, lett. a, c.c.) o in quella «dei proventi» (lett. b). Il tema della ricerca è stato immaginato non per pura astrazione ma per contribuire, si spera, ad una comprensione complessiva del fenomeno, fino ad ora approssimativamente definito. Questione che è d’interesse per i giudici giacché propensi a risolvere, troppo frettolosamente, la ricomprensione del ristorno nella comunione coniugale «degli acquisti»; e per gli avvocati che concorrono e spesso precedono i giudici nell’interpretazione del diritto.