«Fratelli e sorelle, buonasera!». Sono le prime parole di Jorge Mario Bergoglio, la sera del 13 marzo 2013, appena eletto pontefice dal conclave con il nome di Francesco. È l’inizio di una rivoluzione pastorale nonché comunicativa della e nella Chiesa cattolica. «Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio dell’accoglienza». Ha seguitato poi il Papa, salutando la gente venuta ad acclamarlo in piazza San Pietro. «E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima» – ha esortato Bergoglio in conclusione del suo messaggio – «vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me».
La comunicazione del contatto
VIGANO' D
2014-01-01
Abstract
«Fratelli e sorelle, buonasera!». Sono le prime parole di Jorge Mario Bergoglio, la sera del 13 marzo 2013, appena eletto pontefice dal conclave con il nome di Francesco. È l’inizio di una rivoluzione pastorale nonché comunicativa della e nella Chiesa cattolica. «Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio dell’accoglienza». Ha seguitato poi il Papa, salutando la gente venuta ad acclamarlo in piazza San Pietro. «E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima» – ha esortato Bergoglio in conclusione del suo messaggio – «vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.