Il 2 giugno 1946 furono celebrate in Italia libere elezioni, le prime a suffragio universale maschile e femminile, che sancirono l’uscita dalla crisi del secondo conflitto mondiale, segnando dunque una decisa trasformazione istituzionale caratterizzata dalla scelta referendaria tra Repubblica e Monarchia e dall’elezione dell’Assemblea Costituente. Sullo sfondo di questo periodo di grandi cambiamenti, attraverso l’analisi degli articoli prodotti dalla stampa associativa della Gioventù femminile e dell’Unione donne di Ac, si sono indagate le modalità con le quali le socie militanti vennero preparate all’evento elettorale. Nonostante la pervasività del discorso veicolato negli ampi spazi dedicati al tema del voto alle donne nella preparazione dell’impegno elettorale di ciascuna socia, la donna non venne considerata come soggetto passivo da accompagnare per mano fino all’urna per indirizzarne il voto ma piuttosto come protagonista di un impegno volto a rivendicare il proprio posto nella società guadagnato nel corso degli anni del conflitto appena concluso.
«Siate consapevoli della vostra responsabilità…». Le donne di Azione cattolica di fronte al voto del 2 giugno 1946
Andrea Pepe
2020-01-01
Abstract
Il 2 giugno 1946 furono celebrate in Italia libere elezioni, le prime a suffragio universale maschile e femminile, che sancirono l’uscita dalla crisi del secondo conflitto mondiale, segnando dunque una decisa trasformazione istituzionale caratterizzata dalla scelta referendaria tra Repubblica e Monarchia e dall’elezione dell’Assemblea Costituente. Sullo sfondo di questo periodo di grandi cambiamenti, attraverso l’analisi degli articoli prodotti dalla stampa associativa della Gioventù femminile e dell’Unione donne di Ac, si sono indagate le modalità con le quali le socie militanti vennero preparate all’evento elettorale. Nonostante la pervasività del discorso veicolato negli ampi spazi dedicati al tema del voto alle donne nella preparazione dell’impegno elettorale di ciascuna socia, la donna non venne considerata come soggetto passivo da accompagnare per mano fino all’urna per indirizzarne il voto ma piuttosto come protagonista di un impegno volto a rivendicare il proprio posto nella società guadagnato nel corso degli anni del conflitto appena concluso.File | Dimensione | Formato | |
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