Il volume Il Cinema dei Papi. Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana, coglie l’occasione dei 60 anni dalla fondazione della Filmoteca Vaticana, per ricostruire la genesi che portò all’istituzione da parte di Giovanni XXIII nel 1959. Attraverso i documenti – gran parte fino a questo momento inediti - provenienti dagli archivi della Segreteria di Stato come pure della Gendarmeria pontificia, l’opera tratteggia la politica culturale della Santa Sede e in particolare gli snodi che portarono alla costituzione della Filmoteca e la costituzione del suo catalogo che conta 8.000 titoli, archivio unico nel suo genere e deposito della memoria dei pontificati novecenteschi. L’Autore, nello specifico, analizza il ruolo dei Pontefici che hanno segnato il rapporto tra Chiesa e cinema, a cominciare da Pio XII, “il più cinematografico dei Papi”: non solo per i suoi interventi in materia (ad esempio, I discorsi sul film ideale), ma anche per il film a cui prese parte, Pastor Angelicus (1942). Ancora, c’è una parte dedicata anche a Giovanni XXIII, che con la Lettera apostolica Boni Pastor istituì la Filmoteca. Uno studio, in generale, che contempla i due diversi atteggiamenti messi in campo dalla Chiesa verso il cinema, la cosiddetta “doppia pedagogia”, ammonimento e incoraggiamento.
Il cinema dei papi. Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
VIGANO' D
			2019-01-01
Abstract
Il volume Il Cinema dei Papi. Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana, coglie l’occasione dei 60 anni dalla fondazione della Filmoteca Vaticana, per ricostruire la genesi che portò all’istituzione da parte di Giovanni XXIII nel 1959. Attraverso i documenti – gran parte fino a questo momento inediti - provenienti dagli archivi della Segreteria di Stato come pure della Gendarmeria pontificia, l’opera tratteggia la politica culturale della Santa Sede e in particolare gli snodi che portarono alla costituzione della Filmoteca e la costituzione del suo catalogo che conta 8.000 titoli, archivio unico nel suo genere e deposito della memoria dei pontificati novecenteschi. L’Autore, nello specifico, analizza il ruolo dei Pontefici che hanno segnato il rapporto tra Chiesa e cinema, a cominciare da Pio XII, “il più cinematografico dei Papi”: non solo per i suoi interventi in materia (ad esempio, I discorsi sul film ideale), ma anche per il film a cui prese parte, Pastor Angelicus (1942). Ancora, c’è una parte dedicata anche a Giovanni XXIII, che con la Lettera apostolica Boni Pastor istituì la Filmoteca. Uno studio, in generale, che contempla i due diversi atteggiamenti messi in campo dalla Chiesa verso il cinema, la cosiddetta “doppia pedagogia”, ammonimento e incoraggiamento.| File | Dimensione | Formato | |
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