Fin dal suo esordio come scrittore, Walter Siti si è confrontato parallelamente con l’analisi della propria diversità di orientamento sessuale (scegliendo come chiave d’accesso a tale tema il genere autofinzionale), e con le vie percorse dalla società italiana a partire dalla metà degli anni ’90: la mercificazione dei corpi e dei sentimenti, i modelli di (ir)realtà diffusi dalla Televisione, la trasformazione delle periferie e il “contagio” tra modi di vita periferici e quelli centrali, tra la malavita suburbana e quella legata ai centri del potere e del denaro. Mentre nei romanzi autofinzionali, tuttavia, la riflessione sul lavoro era spesso subordinata al tema della mercificazione del corpo (maschile) e al “non-lavoro” di personaggi emarginati, oltre che alla rappresentazione parodistica di operatori, autori e personaggi televisivi, con il romanzo Resistere non serve a niente (2012) Siti pone in primo piano tale riflessione. Scegliendo una strategia narrativa nuova, ossia quella pseudo-biografica, Siti vi ripercorre la vita di giovane broker dell’alta finanza, che emerge da un ambiente familiare e sociale caratterizzato dall’indigenza e dai contatti con la criminalità organizzata. Oltre a proseguire quindi, attualizzandola, con la sua critica della società italiana dell’ormai nuovo Millennio, in questo romanzo Siti mette in movimento un’attenta riflessione sull’individuo, oggi, in relazione alle nuove figure professionali. Ancora una volta, il tema dell’irrealtà vi si spinge in primo piano: l’irrealtà di numeri, spostamenti repentini di capitali, manovre finanziarie le cui vittime non saranno mai una “realtà” percepita, tutti fenomeni che operano una trasformazione graduale nel protagonista del romanzo, in-dividuo in realtà scisso e incapace di armonizzarsi con la sua Umwelt, alienato tra alienati. Questo intervento si propone, dunque, di indagare con quali mezzi narrativi e linguistico-retorici Siti rappresenta le nuove forme di alienazione, legate a nuove professioni e conseguenti forme di vita, e di ricostruire quale sia la sua visione della società italiana del nuovo Millennio.
"Rappresentare il nuovo: Walter Siti e il lavoro"
MOLL N
2020-01-01
Abstract
Fin dal suo esordio come scrittore, Walter Siti si è confrontato parallelamente con l’analisi della propria diversità di orientamento sessuale (scegliendo come chiave d’accesso a tale tema il genere autofinzionale), e con le vie percorse dalla società italiana a partire dalla metà degli anni ’90: la mercificazione dei corpi e dei sentimenti, i modelli di (ir)realtà diffusi dalla Televisione, la trasformazione delle periferie e il “contagio” tra modi di vita periferici e quelli centrali, tra la malavita suburbana e quella legata ai centri del potere e del denaro. Mentre nei romanzi autofinzionali, tuttavia, la riflessione sul lavoro era spesso subordinata al tema della mercificazione del corpo (maschile) e al “non-lavoro” di personaggi emarginati, oltre che alla rappresentazione parodistica di operatori, autori e personaggi televisivi, con il romanzo Resistere non serve a niente (2012) Siti pone in primo piano tale riflessione. Scegliendo una strategia narrativa nuova, ossia quella pseudo-biografica, Siti vi ripercorre la vita di giovane broker dell’alta finanza, che emerge da un ambiente familiare e sociale caratterizzato dall’indigenza e dai contatti con la criminalità organizzata. Oltre a proseguire quindi, attualizzandola, con la sua critica della società italiana dell’ormai nuovo Millennio, in questo romanzo Siti mette in movimento un’attenta riflessione sull’individuo, oggi, in relazione alle nuove figure professionali. Ancora una volta, il tema dell’irrealtà vi si spinge in primo piano: l’irrealtà di numeri, spostamenti repentini di capitali, manovre finanziarie le cui vittime non saranno mai una “realtà” percepita, tutti fenomeni che operano una trasformazione graduale nel protagonista del romanzo, in-dividuo in realtà scisso e incapace di armonizzarsi con la sua Umwelt, alienato tra alienati. Questo intervento si propone, dunque, di indagare con quali mezzi narrativi e linguistico-retorici Siti rappresenta le nuove forme di alienazione, legate a nuove professioni e conseguenti forme di vita, e di ricostruire quale sia la sua visione della società italiana del nuovo Millennio.File | Dimensione | Formato | |
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