Nella cultura italiana degli ultimi venticinque anni si sono moltiplicate le correnti transculturali, di difficile categorizzazione ed aperte a fenomeni equivalenti che da più tempo caratterizzano lo scenario europeo e mondiale. Sul versante letterario, si tratta di testi di autori translingui e dal background migratorio, di espressioni poetiche dall’impronta plurilinguistica, ma anche di fenomeni artistici ascrivibili a voci della diaspora provenienti dalle ex-colonie italiane. Prendendo le mosse dal recente panorama sempre più dinamico delle lettere italiane, l’autrice effettua una lettura “contropelo” di un ampio spazio temporale, che va dagli inizi del Novecento e arriva ai giorni nostri, interpretando il suo vasto campione sotto una prospettiva nuova. L’obiettivo è quello di individuare in autori canonici o meno conosciuti le varie declinazioni che il fenomeno della inter- e transculturalità ha assunto in fasi storiche diverse, sulla spinta non solo del fenomeno migratorio, ma anche in seguito alla pratica del viaggio, della traduzione, in una parola della mediazione tra immaginari culturali diversi e spesso distanti. Sarà così messo in evidenza come lo scrivere tra le lingue e tra le culture assuma delle caratteristiche che tendono in alcuni casi a convergere rispetto a generi e stili già consolidati per “riscrivere” l’Italia sotto angolazioni nuove, e che in altri svolgono un lavoro di sperimentazione all’insegna dell’ibridazione, tutta volta ad una innovativa quanto necessaria “poetica del dialogo”.
L'infinito sotto casa. Letteratura e transculturalità nell'Italia contemporanea
MOLL N
2015-01-01
Abstract
Nella cultura italiana degli ultimi venticinque anni si sono moltiplicate le correnti transculturali, di difficile categorizzazione ed aperte a fenomeni equivalenti che da più tempo caratterizzano lo scenario europeo e mondiale. Sul versante letterario, si tratta di testi di autori translingui e dal background migratorio, di espressioni poetiche dall’impronta plurilinguistica, ma anche di fenomeni artistici ascrivibili a voci della diaspora provenienti dalle ex-colonie italiane. Prendendo le mosse dal recente panorama sempre più dinamico delle lettere italiane, l’autrice effettua una lettura “contropelo” di un ampio spazio temporale, che va dagli inizi del Novecento e arriva ai giorni nostri, interpretando il suo vasto campione sotto una prospettiva nuova. L’obiettivo è quello di individuare in autori canonici o meno conosciuti le varie declinazioni che il fenomeno della inter- e transculturalità ha assunto in fasi storiche diverse, sulla spinta non solo del fenomeno migratorio, ma anche in seguito alla pratica del viaggio, della traduzione, in una parola della mediazione tra immaginari culturali diversi e spesso distanti. Sarà così messo in evidenza come lo scrivere tra le lingue e tra le culture assuma delle caratteristiche che tendono in alcuni casi a convergere rispetto a generi e stili già consolidati per “riscrivere” l’Italia sotto angolazioni nuove, e che in altri svolgono un lavoro di sperimentazione all’insegna dell’ibridazione, tutta volta ad una innovativa quanto necessaria “poetica del dialogo”.File | Dimensione | Formato | |
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