The subject of this article is the memorialistic writings of two German-speaking authors, Marica Bodrožić and Francesco Micieli, who have experienced as children the traumatic detachment – actually a forced migration – from the home country (in the first case Croatia, in the second Italy). Both perceived the German language (of West Germany in the case of Bodrožić, and of Switzerland in the case of Micieli) learned after ten years of life as a tool to create a bridge towards a locked childhood, wrapped in a primary or maternal language no longer useful to self-expression. The main focus of this essay will be to trace in the texts of both authors the process through which the gaps in memory (related to the trauma of detachment from the family environment) were filled, and with which the translinguistic identity of the authors in question was shaped. From a methodological point of view, I will make use of Trauma Theory, of international researches on language memoirs (Sprachbiographien), as well as transcultural theory.

Oggetto del presente articolo sono gli scritti memorialistici di due autori germanofoni, Marica Bodrožić e Francesco Micieli, che hanno vissuto durante l’infanzia il distacco traumatico – difatti una migrazione forzata – dal paese di nascita (nel primo caso la Croazia, nel secondo l’Italia). La lingua tedesca (della Germania occidentale nel caso di Bodrožić, e della Svizzera in quello di Micieli) appresa dopo i dieci anni di vita, è stata percepita da entrambi come uno strumento per creare un ponte verso un’infanzia bloccata e avvolta da una lingua (primaria o materna) non più utile all’espressione di sé. Rintracciare nei testi dei due autori il processo attraverso il quale sono state colmate le lacune della memoria (legate al trauma del distacco dall’ambiente familiare), e con cui si è modellata la loro identità translinguistica, sarà l’obiettivo principale di questo percorso critico-comparativo, che si avvale di strumenti quali la Trauma Theory, le ricerche internazionali sulle auto/biografie linguistiche (Sprachbiographien), e le teorie transculturali.

Translinguismo e trauma infantile. Le memorie linguistiche di Marica Bodrožić e Francesco Micieli

MOLL N
2022-01-01

Abstract

The subject of this article is the memorialistic writings of two German-speaking authors, Marica Bodrožić and Francesco Micieli, who have experienced as children the traumatic detachment – actually a forced migration – from the home country (in the first case Croatia, in the second Italy). Both perceived the German language (of West Germany in the case of Bodrožić, and of Switzerland in the case of Micieli) learned after ten years of life as a tool to create a bridge towards a locked childhood, wrapped in a primary or maternal language no longer useful to self-expression. The main focus of this essay will be to trace in the texts of both authors the process through which the gaps in memory (related to the trauma of detachment from the family environment) were filled, and with which the translinguistic identity of the authors in question was shaped. From a methodological point of view, I will make use of Trauma Theory, of international researches on language memoirs (Sprachbiographien), as well as transcultural theory.
2022
Oggetto del presente articolo sono gli scritti memorialistici di due autori germanofoni, Marica Bodrožić e Francesco Micieli, che hanno vissuto durante l’infanzia il distacco traumatico – difatti una migrazione forzata – dal paese di nascita (nel primo caso la Croazia, nel secondo l’Italia). La lingua tedesca (della Germania occidentale nel caso di Bodrožić, e della Svizzera in quello di Micieli) appresa dopo i dieci anni di vita, è stata percepita da entrambi come uno strumento per creare un ponte verso un’infanzia bloccata e avvolta da una lingua (primaria o materna) non più utile all’espressione di sé. Rintracciare nei testi dei due autori il processo attraverso il quale sono state colmate le lacune della memoria (legate al trauma del distacco dall’ambiente familiare), e con cui si è modellata la loro identità translinguistica, sarà l’obiettivo principale di questo percorso critico-comparativo, che si avvale di strumenti quali la Trauma Theory, le ricerche internazionali sulle auto/biografie linguistiche (Sprachbiographien), e le teorie transculturali.
translinguismo
trauma infantile
memorie linguistiche
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