This issue talk about a research agreement cofinanced by the Municipality of Sicignano degli Alburni. The scientific activity developed by the Faculty of Engineering in the International Telematic University UNINETTUNO, aimed to document, through the survey as the main instrument of knowledge, a path of knowledge about the fortified architecture known as Castello Giusso and surrounding area, with the ruins of the original patronal church onf San Matteo Apostolo ed Evagelista. The site, located on a rocky hill at over 600 meters above sea level, is the primitive nucleus of the town, developed in the Middle Ages under the castle around an ascending path that reaches the area of the castle and through which the patronal church of Sicignano degli Alburni as long as existed.

Questo volume documenta la sintesi di una campagna di studio ed indagine sviluppata, tra il 2016 e parte del 2017, grazie alla compartecipazione istutizionale tra il Comune di Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno, e la facoltà di Ingegneria della Università Telematica Internazionale UNINETTUNO. Il castello Giusso e l’area circostante con le rovine, ridotte oramai al solo basamento del campanile, dell’originaria Chiesa patronale di San Matteo Apostolo ed Evangelista, costituiscono il nucleo di fondazione della cittadina di Sicignano degli Alburni. Il Comune è proprietario del Castello, pervenuto per donazione della famiglia Giusso Duchi del Galdo e l’Amministrazione cittadina ha manifestato, negli ultimi tempi, una apprezzabile sensibilità verso le opportunità di studio, recupero e riqualificazione del bene storico. Esigue sono risultate anche le disponibilità materiali dell’Ente ristretto, come la maggior parte dei piccoli comuni italiani, in problematiche di spesa e bilancio; pur tuttavia, grazie alla sensibilità verso le tematiche culturali supportata dalla sapienza del buon amministrare, si sono allineati interessi apparentemente non convergenti – per un verso quello della ricerca scientifica finalizzato alla scoperta ed alla disseminazione della conoscenza e, per l’altro, quello del buon amministratore indirizzato a valorizzare i beni comuni – verso un percorso di conoscenza e, per certi versi riscoperta, del patrimonio storico-architettonico costituito dall’area castellare con il maniero, i resti dell’antico luogo di culto e la cosiddetta Porta Castello, fulcro topografico ed elemento di transito ed accesso al borgo. La ragione principale dell’attività documentata in questo volume si ritrova nella opportunità di costituire, attraverso gli strumenti della rappresentazione, un approfondito patrimonio di conoscenza del sito, definendo preliminarmente lo stato morfo-architettonico ad oggi e mettendo in luce, con un processo di interpretazione critica delle indagini effettuate, i segni delle stratificazioni succedutesi nel tempo. Inoltre, grazie alle simulazioni virtuali, è stato possibile riproporre la lettura di antiche conformazioni oramai cancellate dal tempo e dall’incuria, riportando alla luce le memorie di un passato perduto.

IL CASTELLO GIUSSO E IL BORGO DI FONDAZIONE DI SICIGNANO DEGLI ALBURNI. RILIEVO DI CONOSCENZA PER STRATEGIE DI VALORIZZAZIONE SOCIO-TERRITORIALE

CENNAMO G
2017-01-01

Abstract

This issue talk about a research agreement cofinanced by the Municipality of Sicignano degli Alburni. The scientific activity developed by the Faculty of Engineering in the International Telematic University UNINETTUNO, aimed to document, through the survey as the main instrument of knowledge, a path of knowledge about the fortified architecture known as Castello Giusso and surrounding area, with the ruins of the original patronal church onf San Matteo Apostolo ed Evagelista. The site, located on a rocky hill at over 600 meters above sea level, is the primitive nucleus of the town, developed in the Middle Ages under the castle around an ascending path that reaches the area of the castle and through which the patronal church of Sicignano degli Alburni as long as existed.
2017
978-88-942618-0-6
Questo volume documenta la sintesi di una campagna di studio ed indagine sviluppata, tra il 2016 e parte del 2017, grazie alla compartecipazione istutizionale tra il Comune di Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno, e la facoltà di Ingegneria della Università Telematica Internazionale UNINETTUNO. Il castello Giusso e l’area circostante con le rovine, ridotte oramai al solo basamento del campanile, dell’originaria Chiesa patronale di San Matteo Apostolo ed Evangelista, costituiscono il nucleo di fondazione della cittadina di Sicignano degli Alburni. Il Comune è proprietario del Castello, pervenuto per donazione della famiglia Giusso Duchi del Galdo e l’Amministrazione cittadina ha manifestato, negli ultimi tempi, una apprezzabile sensibilità verso le opportunità di studio, recupero e riqualificazione del bene storico. Esigue sono risultate anche le disponibilità materiali dell’Ente ristretto, come la maggior parte dei piccoli comuni italiani, in problematiche di spesa e bilancio; pur tuttavia, grazie alla sensibilità verso le tematiche culturali supportata dalla sapienza del buon amministrare, si sono allineati interessi apparentemente non convergenti – per un verso quello della ricerca scientifica finalizzato alla scoperta ed alla disseminazione della conoscenza e, per l’altro, quello del buon amministratore indirizzato a valorizzare i beni comuni – verso un percorso di conoscenza e, per certi versi riscoperta, del patrimonio storico-architettonico costituito dall’area castellare con il maniero, i resti dell’antico luogo di culto e la cosiddetta Porta Castello, fulcro topografico ed elemento di transito ed accesso al borgo. La ragione principale dell’attività documentata in questo volume si ritrova nella opportunità di costituire, attraverso gli strumenti della rappresentazione, un approfondito patrimonio di conoscenza del sito, definendo preliminarmente lo stato morfo-architettonico ad oggi e mettendo in luce, con un processo di interpretazione critica delle indagini effettuate, i segni delle stratificazioni succedutesi nel tempo. Inoltre, grazie alle simulazioni virtuali, è stato possibile riproporre la lettura di antiche conformazioni oramai cancellate dal tempo e dall’incuria, riportando alla luce le memorie di un passato perduto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14086/1143
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