L’urbanistica moderna ha, talvolta, negato il confronto con i luoghi storici, rinviando possibilità modificative e opportunità di valorizzazione a strumentazioni attuative spesso incompiute per farraginosità o inerzia e, quasi mai, proprio per la complessità della gestazione amministrativa, contestuali rispetto allo scenario di esigenze degli stakeholder istituzionali. Due fattori progredenti con velocità disuguali; per un verso le dinamiche complesse che sottintendono all’evolversi della Città e che si sviluppano, ancor più oggi, con accresciuta rapidità e, per l’altro, la densa struttura normativa dell’apparato legislativo urbanistico che percorre tempi propri, molto più ampi, di acquisizione anche da parte delle pubbliche amministrazioni. La ricchezza del paesaggio urbano italiano si è forgiata, largamente, attraverso la stratificazione delle epoche che hanno contribuito – lasciandone tracce tangibili – a definire la memoria storica dei luoghi, costituendone il patrimonio ereditato e da tramandare. Pertanto, nell'ambito della difficile dicotomia tra conservazione ed innovazione, il luogo storico, foriero di un patrimonio culturale, iconografico e mnemonico atavicamente radicato nelle culture, deve affrontare un nuovo percorso alla ricerca di un equilibrio dinamico (steady state) tra la propria essenza e le nuove esigenze della contemporaneità (o postmodernità). Il paradigma della città come sistema complesso dinamico, promotore di sviluppo e non mero contenitore di funzioni disgiunte e settoriali, trova oggi ancora attualità, anche e soprattutto nell’ambito della città storica.
GOVERNO DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LA GESTIONE DELLE FUNZIONI. STRATEGIE DI VALORIZZAZIONE SU SCALA TERRITORIALE DEL PATRIMONIO STORICO
CENNAMO G;
2015-01-01
Abstract
L’urbanistica moderna ha, talvolta, negato il confronto con i luoghi storici, rinviando possibilità modificative e opportunità di valorizzazione a strumentazioni attuative spesso incompiute per farraginosità o inerzia e, quasi mai, proprio per la complessità della gestazione amministrativa, contestuali rispetto allo scenario di esigenze degli stakeholder istituzionali. Due fattori progredenti con velocità disuguali; per un verso le dinamiche complesse che sottintendono all’evolversi della Città e che si sviluppano, ancor più oggi, con accresciuta rapidità e, per l’altro, la densa struttura normativa dell’apparato legislativo urbanistico che percorre tempi propri, molto più ampi, di acquisizione anche da parte delle pubbliche amministrazioni. La ricchezza del paesaggio urbano italiano si è forgiata, largamente, attraverso la stratificazione delle epoche che hanno contribuito – lasciandone tracce tangibili – a definire la memoria storica dei luoghi, costituendone il patrimonio ereditato e da tramandare. Pertanto, nell'ambito della difficile dicotomia tra conservazione ed innovazione, il luogo storico, foriero di un patrimonio culturale, iconografico e mnemonico atavicamente radicato nelle culture, deve affrontare un nuovo percorso alla ricerca di un equilibrio dinamico (steady state) tra la propria essenza e le nuove esigenze della contemporaneità (o postmodernità). Il paradigma della città come sistema complesso dinamico, promotore di sviluppo e non mero contenitore di funzioni disgiunte e settoriali, trova oggi ancora attualità, anche e soprattutto nell’ambito della città storica.File | Dimensione | Formato | |
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